Perché si chiama manichino?

Perché si chiama manichino

La storia del termine “Perché si chiama manichino?” Affonda le radici nelle antiche lingue europee.

Portando con sé un fascino intramontabile che si intreccia con il passato artigianale e artistico del continente.

La parola stessa perchè si chiama manichino ha un’origine intrigante, derivando dal fiammingo “manneken”, che significa letteralmente “piccolo uomo”, oppure dal francese “manne”, che significa “cesta”, con un chiaro riferimento ai cestai che, oltre a creare ceste di vimini intrecciato,

Si dedicavano anche alla realizzazione di figure umane in legno o altri materiali, utilizzate come supporto per vestiti e abiti.

Ecco il Perché si chiama manichino?

Le prime tracce documentate dei manichini risalgono all’Europa del tardo Medioevo, intorno al XIV secolo, quando venivano descritti come “grandi bambole”, precursori delle figure stilizzate che oggi conosciamo.

Queste prime rappresentazioni servivano non solo come strumenti pratici per esporre abiti e tessuti, ma anche come simboli di status e ricchezza.

Utilizzati nelle corti nobiliari e nei contesti artistici come modelli per gli abiti di lusso e le creazioni più raffinate.

Col passare dei secoli, il concetto di “manichino” ha subito un’evoluzione significativa, accompagnando le trasformazioni sociali e culturali del mondo della moda e del commercio.

Dalla sua nascita come semplice “piccolo uomo” o “cesta”, il manichino si è trasformato in un’icona della presentazione visiva, incarnando l’ideale di bellezza e stile delle epoche in cui è stato utilizzato.

Oggi, il termine “manichino” evoca non solo l’immagine di una figura umana di plastica o vetroresina, ma anche una lunga tradizione di creatività, innovazione e aspirazioni estetiche.

Ogni manichino porta con sé un pezzo di storia, una narrazione silenziosa delle mode e dei gusti del suo tempo.

Testimone silenzioso del continuo fluire delle tendenze e dell’evoluzione dello stile.